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L’energia scorre dove va l’attenzione guidata dall’intenzione 

Presupposto della neurosemantica

Per parlare della neuro-semantica, bisogna far cenno alla PNL (programmazione neuro-linguistica), che diventò famosa in quanto, così si diceva, strumento utile per manipolare le persone e pertanto usata dai più abili venditori. A dire il vero la PNL non è altro che un modello di comunicazione fondato sugli studi fatti da R. Bandler e J. Grinder che analizzarono i lavori di alcuni tra i più importanti terapeuti (F. Perls, V. Satir, M. Erickson) e che descrive come processiamo le informazioni attraverso i nostri filtri rappresentazionali, costruendo di fatto quelli che sono i nostri film mentali rispetto all’ambiente in cui ci muoviamo e in cui si siamo mossi o ci muoveremo.

E di questi film cosa ne facciamo?

Sicuramente ci attivano delle sensazioni e delle emozioni creando un intreccio alquanto stretto tra mente, corpo e stato emozionale che di fatto va a creare la nostra neurolinguistica, ovvero:

stimolo esterno – sensazione – selezione dello schema mentale – attivazione del comportamento.

Da questo modello di comunicazione si è evoluta la neuro-semantica, grazie alle ricerche portate avanti, tra gli altri, da Michael Hall il quale ha approfonditamente studiato quelli che sono definiti “Meta-stati” che altro non sono pensieri, sensazioni su altri pensieri e sensazioni. Creando molteplici strati uno sull’altro (definiti “livelli logici”) nella nostra mente.

E mentre pensiamo o ci emozioniamo attiviamo il sistema mente-corpo: la mente è capace di influenzare il corpo quanto il corpo lo fa con la mente. Se ci pensate quando siamo in uno stato emotivo “alto” la nostra mente è positivamente attivata e il nostro corpo sente tutto ciò in ogni sua fibra e cellula ed ecco che anche la nostra postura trasmette questo stato: una postura aperta, ampia, pronta a esplorare l’ambiente. O anche quando facciamo una intensa attività fisica, o una bella passeggiata nella natura o in posti che ci piacciono, in cui entrano in gioco importanti processi biochimici, tante preoccupazioni e stress vanno ad alleggerirsi.

Ed ecco cosa è la neuro-semantica: a seguito della nostra capacità di costruire dei significati nella nostra mente (semantica), questi li facciamo diventare sensazioni nel nostro corpo (neurologia). Tali significati possono avere un ruolo alquanto importante, possono diventare credenze limitanti, credenze potenzianti, definire schemi mentali che possono dare sviluppo anche ai nostri valori. E tutti questi significati ci permettono di avere un punto di riferimento quando ci muoviamo nei diversi contesti della nostra vita.

Un aspetto importante è che la nostra mente (che mente) non fa differenza se i nostri pensieri-emozioni nascono da esperienze realmente vissute e/o immaginate e questo aspetto se da una parte può limitarci dall’altro può darci la possibilità di ristrutturare significati e credenze disfunzionali. Le credenze non sono altro che pensieri a cui abbiamo detto “sì”, dicendo di “no”, ovviamente a quelli disfunzionali, possiamo creare una nuova semantica, che agirà di conseguenza sviluppando nuovi percorsi neuronali e stimolando la nostra neurologia di fare azioni diverse.

E voi che risposte date a queste domande: “Quali sono i significati che dai su te stesso, sulle persone, sulla tua carriera, sulle relazioni? Sono significati di ispirazione?” 

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